Come montare le pareti in acciaio
In questa prima pagina dell'area "montaggio pareti prefabbricate" vengono mostrate una serie di foto esplicative corredate di spiegazioni circa il montaggio delle pareti in acciaio zincato per piscine interrate o semi interrate. Nei paragrafi che seguono vedremo nel dettaglio come assemblare le pareti in acciaio e come allinearle. Vedremo come ancorare i contrafforti, come proteggere le pareti dalla corrosione, come montare gli accessori sulle pareti, come collegare e far passare le tubature, come effettuare il rinterro, come evitare che il marciapiede perimetrale si spacchi, come costruire la gradinata.
Scavo per base piscina
Per quanto riguarda le indicazioni dello scavo, si rimanda ad apposita documentazione ampiamente presente su questo sito.



Come fare a montare le pareti
Una volta costruita la base in cemento e fatto un massetto di sabbia cemento per riportare la stessa quota su tutto il piano, si procede a tracciare con chiodi e filo il profilo della piscina. Fatto questo si inizia a montare le pareti fissandole una ad un’altra.

La foto sopra mostra la pannellatura montata su tutto il perimetro della futura piscina. I pannelli sono stati fissati gli uni agli altri cercando di allinearli il più possibile. Vediamo nelle prossime foto come la congiunzione di due pannelli debba combaciare perfettamente.



Anche se i pannelli sono allineati nelle loro congiunzioni, sicuramente non lo sono rispetto alla loro inclinazione sul piano. Vediamo nel prossimo capitolo come si fa ad allinearli.
Allineamento delle pareti
Se installiamo le pareti da soli, ovvero senza l’aiuto di una seconda persona, diventa difficile allinearle. Va detto che le pareti devono essere grosso modo perpendicolari al piano su cui appoggiano e perfettamente allineate tra di loro.
L'inclinazione
Gioco forza è dato dall’inclinazione delle singole pareti. Infatti, non è difficile allinearle sulle giunzioni e sulla base (dove appoggiano). Difficile è invece allinearle sulla parte alta, in quanto il pannello sul bordo alto si sposta verso l'interno della piscina o verso l'eterno in base alla sua inclinazione rispetto al piano.

Il problema si risolve, come possiamo vedere dalle foto, praticando un foro sulla base in cemento con una punta da 10 mm di diametro e impanando a forza sul foro una barra filettata da 12 mm.
In questo modo con l’aiuto di dati e rondelle è possibile regolare millimetricamente l’inclinazione della parete.

Ancorare i contrafforti
I contrafforti sono i reggispinta delle pareti. Tramite il contrafforte è possibile dare la giusta inclinazione e dunque allineamento alla parete. Una vota regolati in modo appropriato (vedi capitolo precedente), vanno ancorati definitivamente alla base di cemento.
Fissaggio contrafforte
Dunque, il contrafforte una volta regolato per la giusta inclinazione e allineamento delle pareti, va fissato alla base in cemento.

Questo tipo di fissaggio è stato fatto utilizzando un tondino da 12 mm (normalmente fornito con la pannellatura), conficcato a forza in un foro praticato con una punta da 10 mm. Il tondino è stato poi saldato al contrafforte stesso.
Perché si chiama fissaggio e non ancoraggio
Quello visto nel capitolo precedente si chiama fissaggio perché poi si procede con un ancoraggio definitivo del contrafforte tramite cemento. È comunque possibile non utilizzare il cemento e ancorare fin da subito contrafforte tramite apposito prodotto chimico.

L'ancoraggio chimico ci evita di usare il cemento, in alcune situazioni con un certo risparmio di denaro. Una volta regolata l’inclinazione e l’allineamento della parete, si procede a praticare un foro con punta da 14 mm e inserire nel foro, precedentemente riempito di ancorante chimico, un tondino da 12 mm. Successivamente si prosegue saldando il tondino al contrafforte.
Ancoraggio tramite cemento
L’ancoraggio con cemento avviene tramite la gettata di circa una carriola scarsa di cemento sulla base del contrafforte.


Picchetti fissaggio parete
Le pareti oltre ad essere fissate tramite i contrafforti, vanno bloccate tramite dei picchetti (forniti con il pacco piscina) alla base di cemento. Osservando la base dei pannelli (dove il pannello appoggia sul cemento) si nota che sono presenti dei fori. Per tali fori va praticato un buco sul cemento usando una punta da 12 mm. Si inserisce poi nel buco un picchetto che va a bloccare eventuali spostamenti del pannello. I picchetti non vanno saldati al pannello.

Protezione dalla corrosione
La pannellatura va protetta dalla corrosione attraverso la smaltatura e attraverso la messa a terra di tutta la struttura metallica.
Antiruggine al fosfato di zinco
Una volta montate le pareti e serrati tutti i bulloni, si procede con la smaltatura di tutta la struttura metallica. La vernice da usare è un antiruggine al fosfato di zinco, specifica per acciaio zincato. Le pareti vanno smaltate solo dopo il serraggio dei bulloni e non prima. Questo per evitare che si creino delle zone dove non c’è omogeneità di potenziale elettrico (vedi messa a terra).

Nella foto sopra si vede la parete in parte lucida dal rivestimento di zinco e in parte verniciata con antiruggine al fosfato di zinco. Tutta la struttura va trattata.
Impianto di messa a terra
L’impianto di messa a terra è molto importante per la protezione della pannellatura. Pertanto, va prestata particolare attenzione e cura nella sua realizzazione. Vediamo nelle foto di cosa si tratta e come si fa.

In queste foto si vede chiaramente come delle barre di acciaio zincato (nel pacco piscina vengono fornite 4 barre come queste) siano state saldata alla struttura e conficcate in profondità nel terreno circostante alla base in cemento.
Lo scarico a terra può essere fatto anche con treccia di rame o palina ramata o zincata. I punti di scarico a terra non devono essere inferiori a tre anche per piscine piccole. Assicurarsi sempre la perfetta conducibilità tra struttura e le paline di terra. Non smaltare la struttura prima del serraggio di tutti i bulloni .

Posa degli accessori
Una volta montate le pareti, prima del rinterro, si procede al montaggio degli accessori. La pannellatura viene fornita con dei appositi tagli e fori fatti ad hoc per ospitare i vari componenti.

Le guarnizioni
Gli accessori vengono forniti con un set di guarnizioni di tenuta. Una guarnizione va sempre frapposte tra la struttura e l’accessorio. L’altra guarnizione (vengono fornite due o tre guarnizioni per accessorio) va incolla all’interno della piscina. L’unico caso in cui non è necessario frapporre la guarnizione tra l’accessorio e la parete, è il caso delle bocchette.


Collegamento tubature
Gli accessori di ricircolo come bocchette e skimmer vanno collegati per mezzo di tubazioni che arrivano fino al locale tecnico.
Quale tipologia di tubo usare
La miglior tipologia di tubo in assoluto che può esser utilizzato è il tubo in polietilene PN6 bassa densità. Questo tubo ha il vantaggio di costare molto di meno rispetto al più usato tubo in PVC semirigido, e di essere praticamente indistruttibile.

Nella foto sopra si vede il tubo in polietilene e il raccordo curvo collegato alla bocchetta di immissione della piscina.
Come far passare i tubi lungo le pareti
Particolare attenzione va prestata nella scelta di come far passare i tubi. Va detto che i tubi sono suscettibili di strappi e piegature a causa delle inevitabili assestamenti del terreno.

In questa foto si vede il tubo che passa aderente alla parete fissato per mezzo di fascette alla parete stessa.
Assicurarsi sempre che il tubo passi accostato alla parete, che sia fissato alla stessa e che scenda fino a toccare la base in cemento.
Se non è possibile far scendere il tubo fino alla base
In alcune situazioni non è possibile far scendere il tubo fino alla base di cemento. In questi casi vanno realizzate delle colonnine di sostegno per evitare che il tubo si strappi durante gli assestamenti del terreno. Vedi foto:

In questo caso la rigidità del tubo non ha permesso di fissarlo e accostarlo alla parete; pertanto il primo tratto del tubo è stato fatto appoggiare ad una colonnina fatta di tufi. Il tubo prosegue poi la sua corsa adagiato sulla base di cemento.
Corrugato fari
Nella foto sotto vediamo il corrugato di collegamento tra nicchia e scatola di derivazione ben allineato e fissato alla parete. Fare sempre attenzione che il corrugato non faccia curve strette; il rischio è quello di non riuscire a far passare il cavo di alimentazione del faro.

Troppo pieno piscina
È bene dotare gli skimmer di un tubo per il troppo pieno. Il troppo pieno permette di evacuare l’acqua in eccesso in piscina per pioggia o per dimenticanza (quando si rimbocca il livello della piscina, è frequente il caso che ci si dimentichi di chiudere il rubinetto).

Rinterro
Prima del rinterro assicurarsi che tutti i tubi siano ben collegati, che passino sulla base in cemento e che all’uscita degli accessori siano ben fissati alle pareti.

Eventuali tubi che si allontanano dalla parete, prima di ridiscendere al livello della base di cemento, vanno sostenuti con apposite colonnine.


Marciapiede perimetrale
Se si decide di dotare la piscina di un marciapiede perimetrale e si vuole utilizzare come materiale rinterro la terra di risulta dello scavo, vanno necessariamente costruite delle colonnine di sostegno su tutto il perimetro della piscina. Questo per evitare che la terra stessa assestandosi causi l’inclinazione e la rottura del marciapiede.

Per la costruzione delle colonnine si rimanda a specifica documentazione.
È possibile evitare la costruzione di queste colonnine se si effettua in rinterro con un inerte non comprimibile come ad esempio breccia lavata, basalto ecc.
Gradinata
Sulla piscina a pareti prefabbricate, una possibile soluzione per attrezzarla con dei gradini di accesso, è quella di costruire la gradinata in muratura. Ciò consente di risparmiare il costo dei gradini prefabbricati in acciaio, generalmente più costosi degli stessi in muratura.


